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Impresa e bellezza


Il gruppo Terziario Donna di Uniascom ha organizzato per domenica 13 novembre un incontro tra stimoli e spunti per una mattinata dedicata al dialogo intorno al mondo digitale.

15068390_1201180903262015_1996413422933631023_o“È la seconda edizione di questo evento e, avendo scelto come filo conduttore la bellezza e la comunicazione ci è subito venuto in mente il Fai con la sua Villa Panza come location per la giornata. Un format diverso da quello dello scorso anno incentrato sul digital che sempre di più invade la nostra vita professionale e privata.” introduce Cristina Riganti presidente del gruppo terziario donna. “Inoltre abbiamo voluto abbinare la visita alla  mostra di Robert Wilson, che abbina il marketing, il video e i social, e permette un approfondimento dei temi legati alla comunicazione. Spesso e volentieri cerchiamo di farci delle domande, senza darci risposte adeguate.”

1- Da qui nasce la domanda Cosa dice, o non dice, un mi piace?

“Un like dice molto, per un cliente quel click sulla pagina o sul post equivale a dire ti seguo” dichiara Fulvio Julita di Plume – Raccontare le imprese “Per questo le aziende quando decidono di essere presenti sul web devono sempre ricordarsi che il sito web o il canale social racconta non solo ciò che fanno ma soprattutto chi sono.”

2- Non possiamo affrontare il mondo digitale senza una strategia.

“Il mondo dei social network prevede delle competenze e delle tecniche che non possono essere affidati al caso.” interviene Anna Prandoni giornalista, scrittrice e startupper “Le aziende non sempre si rendono conto che, anche se tu non pubblichi qualcosa, c’è qualcuno che lo farà per te. Diventa necessario  quindi avere una presenza coerente ed aggiornata sul web.”

15025317_1192044587508980_1053153936295370430_o3- Usare social professionalmente è necessario non è uno scherzo

“Lavorando con le aziende mi sono resa conto che la non-presenza sui social è data dalla paura di ciò che potrebbe succedere” interviene Silvia Giovannini, giornalista e social media manager “I social media sono uno strumento che può essere usato bene o male, ma senza dubbio offrono una grande possibilità, permettono di conoscere meglio i nostri clienti, ascoltare le loro esigenze, i loro bisogni e poter così

4- Sincerità e contenuti visivi sono la carta vincente

“Non sempre è semplice raccontare il quotidiano ma è necessario perchè, anche se si attraversano momenti di cambiamento o di difficoltà, bisogna parlare ai nostri utenti con trasparenza. ” afferma Giorgia Camandona, chief communication officer di Italia ON line “Oggi la maggior parte degli utenti accede al web da mobile, questo vuol dire che i contenuti devono essere pensati per adattarsi a questo nuovo modo di fruizione, per massimizzare le visualizzazioni e di conseguenza il ritorno.”

5- Per essere visti bisogna investire

“In una realtà come la nostra che vive di raccolta fondi, dobbiamo creare valore e reputazione sia online che offline” Valentina Pasolini, responsabile dell’ufficio promozione e pubblicità Fai “Lo sappiamo tutti, l’iscrizione ai social network è gratuita ma, soprattutto per le aziende la visibilità dipende dagli investimenti fatti per le sponsorizzazioni. Dopo un periodo di test, abbiamo trovato la formula che più si adatta ai nostri obiettivi di raccolta. Dalla raccolta sul web quest’anno raccoglieremo 1 milione di euro investendone solo un quarto.”

Annalisa Paola Colombo

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